Bisogna tener presente che non tutte le impugnature delle penne sono uguali e che un educatore dovrebbe far provare al bambino diverse tipologie per trovare quella che risulta più funzionale al suo sviluppo motorio e alla fisiologia della sua mano.
Normalmente un educatore dovrebbe disporre di almeno 4/5 esempi di impugnature.
La scelta sarà dettata dall’osservazione della corretta presa e non dalla comodità del bambino poiché quest’ultimo tenderà a sentirsi comodo solo nella presa scorretta.
L’abilità grafo-motoria è resistente al cambiamento e un’impugnatura scorretta automatizzata necessita dell’intervento di un insegnate specializzato.
Cambiare un’abitudine scorretta attraverso il solo ausilio di una penna è pressoché impossibile se non affiancato ad esercizi motori mirati.
Le abitudini sbagliate nella postura e nella presa sono già evidenti nella scola materna.
Infatti, il bambino prima ancora di prendere in mano uno strumento grafico deve essere stimolato ed educato attraverso un percorso che tenga conto delle sue reali capacità.
L’abitudine ormai consolidata, soprattutto nella scola materna, di far utilizzare prevalentemente i pennarelli a bambini con impugnatura immatura determina quasi inevitabilmente una prese disfunzionale.
Il pennarello, oltre alla grande dimensione rispetto alla mano del bambino e al suo peso, porta il bambino a tenere il pennarello con una presa prevalentemente palmare.
E’ come se a noi adulti venisse richiesto di scrivere con uno strumento grande come un tubo, certamente per tenerlo in mano utilizzeremo tutta la mano e non le tre dita richieste per una presa corretta.
Per insegnare ad un bambino una corretta presa si deve iniziare con esercizi di manipolazione (tipo plastilina, pongo, das, ecc.) per poi iniziare a disegnare da una posizione del supporto verticale a quello orizzontale in piedi , per poi sedersi. Utilizzando strumenti prima corti e piccoli per poi gestire strumenti sempre più grandi.
I bambini devo prima fare esperienze percettive e motorie prima di preparare la motricità interna della mano scrivente.